12.2.11

Gita fuori porta

L'Associazione Arneotrek

Domenica 20 febbraio 2011

Propone:

Le pietre raccontano... "le Specchie Messapiche"

Per questa domenica, l’Associazione Arneotrek in collaborazione con il Gruppo Archeologico Terra d’Otranto propongono un trekking storico culturale nel territorio di Manduria, al confine con i possedimenti dei Messapi e l'inizio della Magna Grecia.
Il tema di questo trekking saranno “Le Specchie Messapiche”. L'intero Salento è costellato da specchie, da cumuli, cioè, di pietre accatastati in maniera da formare una collinetta artificiale da cui scrutare l'orizzonte. Proprio da questa funzione, dal latino "speculum" la parola specchia giunge a noi attraverso due significati: il primo di avvistamento - vedetta in territori di confine, a prevenire eventuali assalti (in questo caso da Taranto), il secondo come punto di riferimento di un territorio in cui la vegetazione della grande foresta oritana faceva da padrone. Un itinerario, quindi, tra le vicissitudini dell'antica città di Manduria, tra le sue storie e i suoi protagonisti, a ritroso nel tempo di oltre 2000 anni.


Programma:

Ritrovo dei partecipanti:


Ore 8:00 alla Stazione Ferroviaria di Salice Salentino;

Ore 9:00 alla Stazione Ferroviaria di Manduria;

Partenza escursione ore 09:30. Fine escursione ore 16:00.

Da portare con sé:
SCARPE DA TREKKING, abbigliamento tecnico, zainetto contenente (acqua, colazione al sacco, kit di primo soccorso una torcia), macchina fotografica.


Itinerario:

Storico culturale ADATTO A TUTTI.


Contatti:

Roberto 329/3190420.

>>>Anteprima fotografica<<<

LE SPECCHIE MESSAPICHE
Le Specchie sono monumenti megalitici che raggiungevano anche i 20 m. di altezza, erano costituite in origine da ripiani concentrici innalzati con grossi blocchi calcari. Dal piano di campagna si staccava una rampa ascendente ai gradoni superiori, oggi queste rampe sono solo parzialmente visibili in alcune Specchie.
L'etimo deriva dal latino specula (osservatorio), infatti rappresentavano un sistema di vedetta e, insieme ai paretoni (le mura messapiche), costituivano un sistema difensivo efficace. Questo sistema partiva dal punto piu' alto della Messapia, in quella parte che ieri come oggi guarda giù' nella Piana di Taranto (Monte Pelusello e Specchia Tarantina a oltre 400 metri di altitudine) e proseguiva fino al mare Adriatico, in direzione di Torre Guaceto. Queste costruzioni megalitiche erano intervallate di circa 3 chilometri e gli antichi Messapi con segnali comunicavano alla Specchia più vicina l'eventuale pericolo e da questa alla successiva, così, nel tempo di pochi minuti il messaggio giungeva in città. Lo scopo di queste strutture era controllare i movimenti del nemico e in particolare del principale nemico: Taranto, la grande città della Magna Grecia che mai riuscì a sottomettere il fiero popolo dei Messapi.
E' da ritenere che le Specchie, o almeno alcune, avessero anche una funzione sepolcrale. In alcune specchie, oltre alla struttura architettonica a carattere difensivo nell'interno sono stati trovati evidenti segni di celle funerarie e frammenti di terracotte; tutti questi segni fanno pensare che le Specchie fossero destinate ad uso di sepolcri e di fortini già in tempi messapici.
La superstizione popolare, le leggende e l'incuria sono da sempre state la causa del degrado di questi monumenti. Agli inizi del secolo scorso alcune specchie sono state sventrate per ricercare fantomatici tesori, oggi ne restano parte del perimetro con un'altezza ridotta, però restano comunque interessanti per i grossi blocchi megalitici.
Una tutela e conservazione di questi Monumenti Megalitici si rende indispensabile trattandosi dei più antichi monumenti della Civilta' Messapica, verosimilmente preesistenti ai Messapi e da questi utilizzati e riadattati principalmente a scopi di vedetta

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