5.4.11

GRUPPO ARCHEOLOGICO TERRA D’OTRANTO

Giovedì 21 aprile

(Centro Storico di Gallipoli)

MISTERO E PASSIONE NEL BORGO DEI PESCATORI

E' già calato il sole nel mare quando la “troccola”inizia a battere i suoi sordi colpi. Le campane hanno smesso di suonare, e sarà solo lei, povero attrezzo in legno, a scandire le ore più importanti dell'anno liturgico. Le chiese aperte e ricolme di fiori restano buie e in silenzio nell'adorazione dell'Eucarestia. E' il mistero dell'Uomo-Dio che tra odore di mare e strida di gabbiani rinnova nel borgo dei pescatori la sua morte e resurrezione. La celebrazione della liturgia “in coena domini” apre di fatto il lungo rituale del Venerdì Santo, che a Gallipoli è anticipato di otto giorni con la processione della “Desolata”. Facendo memoria della morte di Cristo, la Chiesa non celebra la Messa ed espone il SS. Sacramento alla pubblica adorazione in altari appositamente allestiti e ornati, che nel comune linguaggio vengono impropriamente chiamati “sepolcri”. In queste ore notturne che separano dalla resurrezione, le confraternite di Gallipoli, antiche reliquie delle corporazioni, si recano a venerare gli altari in cui sono custodite le Sacre Specie, adorni di damaschi e stoffe pregiate, tra ceri profumati e vasi coi classici fiori di narciso e grano biondo, scrupolosamente fatto crescere al buio per dargli il classico colore biancastro. E' un incedere lento, accompagnato dal rullo del tamburo e dallo squillo di tromba, quello dei confratelli che coi caratteristici abiti e le insegne confraternali percorrono le viuzze del centro storico. Li si incontra camminare in fila, preceduti dalla grande croce, col cappuccio sul volto, il cappello e bastone da pellegrino. La luce fioca delle candele sorrette tra i guanti bianchi illumina le strade basolate, i palazzi baroccheggianti, i volti degli anziani ai balconi, gli angeli di pietra agli angoli dei crocicchi, i santi immobili sulle facciate delle chiese. Tutto è stupore, silenzio, attesa e mistero. Anche il mare acquieta il suo rumore per restare attonito davanti allo spettacolo di un popolo che lasciate le reti e i pescherecci e rinnova da sempre il rituale misterioso della morte della divinità, vissuta come speranza, verso la catarsi liberatoria della domenica di Pasqua. In questa notte, accompagnati da Arneotrek e dal Gruppo Archeologico di Terra d'Otranto, sarà possibile percorrere le strade di Gallipoli, accostandosi con rispetto all'anima antica delle tradizioni pasquali, sarà possibile conoscere la storia della città e i suoi monumenti, le sue leggende e i suoi racconti, ci si potrà inoltrare per i vicoli del borgo antico e negli oratori confraternali, incontrando le processioni degli incappucciati in visite ai “sepolcri”, e toccando con mano la religiosità di un popolo che trascende il folklore per diventare cultura viva di una terra.

Ritrovo partecipanti: Piazza Fontana Greca (Gallipoli) ore 21:00

Nessun commento:

Posta un commento

LinkWithin

Related Posts Plugin for WordPress, Blogger...