2.6.11



L’associazione “Lab. Omar Moheissi” nasce nell’ottobre del 2000 nello stesso periodo in cui in Palestina ebbe inizio la seconda intifada. La reazione violenta e sproporzionata dei tank israeliani al lancio delle pietre da parte di alcuni bambini palestinesi portò alla morte di cinque di loro. Uno di questi bambini portava il nome che in seguito è divenuto quello della nostra associazione. Volevamo portare alto il coraggio di quei bambini che hanno osato sfidare la prepotenza di coloro che li rendevano ostaggi e infelici. Volevamo portare in luce chi con tanto valore resiste e si ribella alle ingiustizie che quotidianamente si è costretti a subire. Volevamo omaggiare non degli eroi, non dei martiri ma le gesta immense delle comunissime persone che a partire da una condizione di svantaggio, di oppressione riescono ad alzare la testa e a lanciare un accenno di ribellione, tanto più se si tratta di bambini espropriati del loro diritto all’infanzia.
Con questa riflessione e da questo momento inizia il nostro percorso. Un percorso di resistenza alla staticità del territorio, al qualunquismo e all’appiattimento culturale. Il nostro circolo è formato da forze giovani che sentono la necessità di opporsi all’omologazione del paradigma dominante. Siamo figli di Genova 2001 a cui fece seguito 11/9, l’anno della transizione dalla globalizzazione soft o “dolce” a quella hard, dura, metallica, militarizzata come la chiamò Revelli. È da qui che si concretizzano alcune delle nostre iniziative a favore del nostro stazionario territorio.
Nel nostro percorso di attività e di attivismo si plasma un’idea che riconosce un ruolo d’importanza vitale al dinamismo locale e alla partecipazione attiva. Si fa sintesi del pensare globalmente e agire localmente, si forma coscienza e presa d’atto delle molteplici forme di oppressione. Con questo spirito abbiamo sognato di cambiare il mondo e che continuiamo a sognare diverso. Vediamo il cambiamento nell’apprezzamento, nella stima e nel consenso che riusciamo a creare, nel rispetto e nelle critiche che provochiamo. Non facciamo grandi cose, ma siamo contenti di fare ciò di cui siamo capaci. Partiamo dal nostro piccolo perché il piccolo è bello. Riconosciamo i nostri limiti e capiamo che possiamo allargarli. Questo per noi è il cambiamento. Crescere insieme per migliorare il mondo.
Lab. Omar Moheissi

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