30.9.10

Le botteghe salentine

Dai giornali leggo che è una nuova moda diventata un vero e proprio stile di vita,parlo del km 0,ovvero il consumo locale.
0 dovrebbero essere i km che il cibo deve percorrere dal campo al consumatore.
Dopo che ci siamo globalizzati ora dobbiamo sglobalizzarci o in-globalizzarci perché
a detta di alcuni forse su molti versi questa nn è stata proprio una buona idea quindi cambiamo senso di marcia.
Il km 0 ci permetterà:
-a noi e alla nostra terra di crescere per risollevare la nostra economia
-essere consumatori critici e consapevoli
-avere maggiore garanzia di freschezza e genuinità
-fermare l'invasione delle merci importate.
Da un'indagine svolta da NOMISMA(società di studi economici)in collaborazione con il mensile Vita di campagna e Fiera agricola di Verona
si evince che "adesso"a causa della crisi(ma io direi anche a causa dello schifo che ci fanno mangiare)la gente vuole riscoprire la bontà
e la convenienza dei prodotti coltivati nella propri terra.
Da qui (sempre adesso)si sono accorti che si stanno diffondendo due nuove figure: quella dell'HOBBY FARMER o agricoltore amatoriale e quella dei Farmer marchet.
L'hobby farmer è colui che possiede un terreno agricolo e lo coltiva nel tempo libero. Infatti la sua attività principale,lavorativamente parlando, nn è nel settore agricolo.
I Farme marcket sono negozi che consentono agli imprenditori agricoli la vendita diretta dei
loro prodotti ed anche in questo caso si favorisce il rapporto diretto tra produttore e consumatore.
I farmer market sono,in parole povere,l'evoluzione di tutti coloro che vendono i propri prodotti fuori dalla porta di casa,e che noi conosciamo benissimo. Io ,ad es…ricordo che da piccola il mio compito era quello di portare la verdura alle "clienti abituali" in giro per il paese ed ora che mi sono sposata,porto ancora io la verdura, ma solo perché mia figlia è ancora molto piccola. Che bei ricordi ho io della campagna uno fra tutti:il periodo della vendemmia ,dove, mentre i miei genitori lavoravano io facevo il pic- nic e quando mio padre mi faceva salire sul carrello per "stumpari l'ua (pigiare l'uva)io mi ritrovavo sopra il vigneto a tendone .Hai mie piedi avevo una nuvola fatta di foglie di vite e davanti a me un paesaggio fantastico con il sorgere del sole che........era mozzafiato..ho tutto impresso nella mente come una fotografia.
Il primo Farmer Marcket in Itali è stato inaugurato proprio a Taranto (Farmer market corso Umberto I n°121)
Quando ho deciso di scrivere un post sui mestieri e sulle botteghe salentine il mio primo
pensiero è andato subito a quest'attività che per noi nn è certo un qualcosa di nuovo.
Questo è un lavoro che da sempre abbiamo fatto.
Le botteghe rappresentano l'arte popolare,l'espressione dell'essere di un luogo,una realtà produttiva ed economica e credo che gli
hobby farmer salentini rappresentino al meglio questi punti.
Farmer market, km 0, filiera corta, hobby farmer, chiamateci come volete ma per noi salentini nn c'è niente di nuovo....
E' successa la stessa cosa ai fusò ora ribattezzati leggin anche per noi agricoltori è tempo
di rinnovarsi.
I fuso ,dopo gli anni 80, erano diventati un indumento usato principalmente in campagna
dalle contadine,ora sono stati ribattezzati e pronti a nuova vita...cosi anche per gli
hobby farmer c'è una nuova rinascita tutto correlato da nuove leggi
come ad es...l'agevolazioni che sono previste alle strutture della grande distribuzione per chi metterà in vendita prodotti a km 0 o norme più semplici per l'apertura dei mercati contadini.
Intanto impazza la moda dell' Outdoor,fuga dalla città,scappare nel verde è trend.Lo dicono al cinema ,in libreria le riviste di moda tritano e ritritano l'argomento,anche il design segue questa ispirazione con il riciclo di oggetti, il concetto del riuso ora è diventato uno stile di vita....
Vorrei solo chiedere a chiunque voglia prendere in considerazione questo "tendenza"di nn andare a chiedere a Michelle Obama come si coltiva un orticello,di nn leggere le riviste patinate per sapere cosa vuol dire stare all'aria aperta,vivere nel bello.
Possono venire qui,nel salento, a scoprire quello che per loro è cool...siamo noi quella realtà che tanto viene acclamata ma(che tanto per cambiare)
noi nn riusciamo a vedere
Noi rappresentiamo ogni singolo aspetto della "nuova moda",e se gli altri sono riusciti ad apprezzare questo modo di essere perche noi nn riusciamo a capire che viviamo su una miniera d'oro,e che la valorizzazione del nostro territorio è una mossa a nostro favore.
Svegliamoci Santo cielo..questo è il nostro momento...è di noi che stanno parlando,ci acclamano, acclamano il nostro cibo,la nostra terra, il nostro modo di essere,di agire e di fare..ora tocca a noi.
Il vino,l'hobby farmer,il secchio rotto dove noi e i nostri genitori coltiviamo il basilico,li muenici,la samia ,a Palermu,a puzzu cupu(nomi che si riferiscono a zone di campagna) ereditati dai nostri genitori,il riciclo dei mobili dei nostri nonni...
..è questo che la gente cerca e noi c'è l'abbiamo.
Nn dobbiamo inventarci niente,è tutto qui tra le nostre mani..allora Forza giuvini salentini..bisogna avere solo un pò di ISPIRAZIONE SALENTINA

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