3.5.11

NANNI MORETTI AL CINEMA BELLARMINO

 

 

GIOVED' 5 MAGGIO - ORE 16:00
PROIEZIONE STRAORDINARIA del film "HABEMUS PAPAM" con la presenza in sala del regista NANNI MORETTI.
PROGRAMMA:
- ORE 16:00, NANNI MORETTI saluta il pubblico;
- ORE 16:15, inzio film (dur. 110');
- ORE 18:00, incontro e dibattito con il resgista NANNI MORETTI;
- ORE 18:45, fine dell'evento.

  • PREZZO BIGLIETTO UNICO € 4,50. (scelta del posto libera).
  • Per info:
    tel. 333 123 26 29
    web
    www.cinemabellarmino.com
  • ORARIO SPETTACOLI

1°...18,00 (Sospeso)

2°... 20,15

3°... 22,30

Cinema Bellarmino C.so Italia ang. Via Liguria Taranto,

TRAMA:

Alla morte del vecchio Papa, il Conclave si riunisce per eleggere il nuovo pontefice. La scelta cade sul cardinal Melville, ma il prescelto cade preda di dubbi e fortissime ansie - dovute al timore di non essere in grado di salire degnamente al soglio pontificio - che si manifestano con una improvvisa depressione. Per risolvere la situazione, il Vaticano decide quindi di rivolgersi al professor Brezzi, uno psicanalista, chiamato ad assistere e aiutare Melville a risolvere i suoi problemi.

RECENSIONE:

"Papa che non vuole fare il Papa, uno psicoanalista che dovrebbe aiutarlo a condizione di non parlare di sesso, sogni, Edipo. 'Habemus Papam' è una clamorosa metafora del blocco, del rifiuto del mondo, del trovarsi di fronte a qualcosa che non riusciamo ad affrontare. E un film magnifico, quasi un miracolo: perché il laico Moretti riesce a raccontarci il 'dietro le quinte' di un conclave strappando numerose risate e rispettando nel contempo la solennità di un rituale in cui si identificano milioni di persone. Nanni aveva già interpretato un sacerdote in 'La messa è finita'. Ma qui si fa un grande salto. (...) Moretti ottiene un risultato che sembra ovvio ma è, in realtà, straordinario: sia il Papa mancato che i cardinali orfani sono uomini pieni di tic e di debolezze. Ma questo è ancora un primo livello di lettura del film, forse il più semplicistico. Il vero scarto narrativo è il momento in cui Melville, alla domanda della psicoanalista donna su quale sia il suo lavoro, risponde: 'Sono un attore'."

Alberto Crespi, 'L'Unità'

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